Acqua in campagna

L'ESA ha svolto funzioni di ricerche idrogeologiche in favore dell'agricoltura attraverso la ricerca e captazione di falde acquifere sotterranee. (D.L.P. del 22/06/1946 e dal D.L.P. Reg. n. 27 del 26/06/1950).
Le indagini e gli studi geofisici finora eseguiti (con finanziamenti dell'ESA, della Regione e della Cassa per il Mezzogiorno) hanno interessato un'area complessiva di oltre 12.000 Km2, pari al 47% della superficie regionale, rinvenendo complessivamente una portata idrica di oltre 6.000 litri al secondo.

La costruzione e gestione dei serbatoi artificiali e delle grandi reti irrigue collettive destinate ad uso irriguo e ad uso promiscuo (irriguo, industriale, potabile) è stata particolarmente attiva tra il 1950 e il 1980 con una capacità d'invaso di 1 Miliardo di m3.

Tuttavia sono presenti alcuni problemi che riducono fortemente la disponibilità totale tra cui:

  • notevoli interrimenti di alcuni serbatoi
  • collaudi da realizzare
  • grave degrado di reti e presenza di solfuri nelle acque
  • necessità di ristrutturazione

Le competenze relative all'acqua, limitatamente (art. 7 comma 3 lettera l.r. 19/2005) “alla gestione delle grandi infrastrutture irrigue (esercizio e manutenzione delle dighe e dei grandi adduttori a valle delle dighe)” furono trasferite all'Agenzia Regionale per i rifiuti e le acque che poi venne soppressa.

Il ruolo dell'ESA, ancora competente per le reti irrigue secondarie, in sinergia con Autorità Bacino, Consorzi Bonifica, va riconsiderato in un quadro strategico che può trovare copertura finanziaria nel RECOVERY FOUND delle politiche agricole perché l’agricoltura competitiva necessita di irrigazione.

Tutto ciò mediante:

  1. La realizzazione   di  Opere e reti irrigue con   incremento   della   disponibilità, miglioramento   della   funzionalità   degli   schemi   idrici   per   minimizzare   le   perdite, miglioramento della efficienza dei metodi di distribuzione.
    Nei consorzi di bonifica ad oggi ci sono 61.000 ettariirrigati a fronte di 176.000 irrigabili attraverso investimenti nelle aree attrezzate. Incremento stimato reddito in agricoltura 1 MD euro
  2. La Modernizzazione dell’irrigazione (volumi, turni, qualità) per fronteggiare il cambiamento climatico, gli allungamenti della stagione irrigua, l'introduzione di nuove colture.
  3. L’incremento ulteriore dei volumi di acqua a diverso scopo con la realizzazione di nuove dighe anche da mettere in collegamento, per favorire l’eventuale trasferimento della risorsa idrica da invasi a maggiore raccolta ad altri a servizio di aree sottoposte temporaneo e locale a stress idrico.