Progetto comunitario ECOBOOST “Rafforzare la biodiversità funzionale per massimizzare i servizi ecosistemici per la produzione di colture mediterranee”.

04 Ottobre 2021

Bando PRIMA

Progetto comunitario ECOBOOSTRafforzare la biodiversità funzionale per massimizzare i servizi ecosistemici per la produzione di colture mediterranee”.

 

Con determina del Direttore generale n° 246 del 30 settembre 2021 e su invito dell’Università agli studi di Palermo – Dipartimento SAAF, l’Ente ha deciso di partecipare al progetto ECOBOOST acronimo inglese di “Rafforzare la biodiversità funzionale per massimizzare i servizi ecosistemici per la produzione di colture mediterranee”, entrando a far parte di un autorevole ampio e qualificato partenariato composto dai seguenti Soggetti istituzionali italiani, tedeschi, greci, tunisini, marocchini, turchi e algerini.

 

  1. (Propositore e capo-fila) Università di Palermo (UNIPA) Italia
  2. (Partner 1) Università Mediterranea di Reggio Calabria (UNIRC) Italia
  3. (Partner 2) Università di Göttingen (UGOE) Germania
  4. (Partner 3) University of Thrace (DUTH) Grecia
  5. (Partner 4) Phytopathological Institute (BPI) Grecia
  6. (Partner 5) Istituto Superiore Agronomico di Chott-Mariem, Susa (SU/ISA) Tunisia
  7. (Partner 6) Università di Rabat (UM5R) Marocco
  8. (Partner 7) Istituto Nazionale di Ricerca Agronomica (INRA) Marocco
  9. (Partner 8) University of Applied Sciences (IUAS) Turchia
  10. (Partner 9) Université Frères Mentouri Constantine 1 (UFMC1) Algeria

 

Il Progetto, focalizzato sulla biodiversità funzionale in alcune solanecee, in primis il pomodoro, intende identificare, sviluppare, convalidare e promuovere nuove pratiche agroecologiche che aumentando la biodiversità funzionale e massimizzando i servizi ecosistemici nelle colture di solanacee, riducano al minimo gli impatti ambientali negativi dell'agricoltura preservando il reddito degli agricoltori.

Per raggiungere gli obiettivi, si identificheranno innanzitutto, con una combinazione di test di laboratorio e piccoli saggi sperimentali, le piante selvatiche mediterranee più promettenti, stimolanti microbici e varietà locali di colture di solanacee per aumentare la consapevolezza del pubblico sulla natura delle pratiche proposte mediante analisi ambientali e socioeconomiche volte a valutare l'impatto della loro attuazione in agricoltura e le determinanti dell'accettazione da parte degli utenti finali.

ECOBOOST genererà nuove conoscenze su come gestire le complesse interazioni che si verificano negli agroecosistemi mediterranei tra i livelli trofici (microbi-raccolti-parassiti-organismi benefici) e svilupperà nuovi strumenti e pratiche sostenibili che sfruttano la biodiversità naturale per massimizzare i servizi ecosistemici.

Il progetto verrà presentato dai partner per un finanziamento sul bando del Programma comunitario PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area) ha lo scopo di consolidare un parteneriato strutturato a lungo termine in materia di ricerca e innovazione nell’area mediterranea, conformemente ai principi di co-titolarità, interesse reciproco e condivisione di benefici.


In particolare ECOBOOST ha già superato il primo livello di selezione - rif. Bando PRIMA Sezione 2 - Multi-argomenti 2021, Area Tematica: Sistemi Agricoli, Tema 2.2.1 (RIA) “Implementazione delle pratiche di campo basate su pratiche agroecologiche per aumentare i servizi ecosistemici e la biodiversità, per adattare i piccoli sistemi agricoli ai cambiamenti climatici e aumentare il reddito degli agricoltori” - comportando, conseguentemente, la predisposizione di una versione ampliata dello stesso per una valutazione finale degli Organi comunitari competenti.

 

L’Ente, in particolare, parteciperà con la Biofabbrica di Ramacca - realtà siciliana di riconosciuta eccellenza e la cui attività rientra nella “Programmazione strategica degli Enti vigilati dall'Assessorato regionale dell'agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea - Anno 2020 - Ente di Sviluppo Agricolo – Obiettivi specifici”, approvata dalla Giunta Regionale di Governo con Deliberazione n. 445 del 22 ottobre 2020 - considerato che, all’interno dell’idea progettuale, potrebbe essere valorizzata la produzione di quei predatori/parassitoidi che vengono abitualmente allevati nell’opificio, al fine di studiarne le misure volte alla massimizzazione del loro impatto al rilascio in pieno campo.


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